Una fotografia carica di contraddizioni, che evidenzia conferme ma anche discontinuità rispetto al passato, nuove fragilità e preoccupazioni: è questo il quadro che emerge dalla ricerca svolta da Yoodata per Polytech Italia, e presentata in conferenza stampa il 31 agosto.
"Mee-too" non ha cambiato molto nella rappresentazione mediatica del corpo femminile, secondo la maggioranza degli italiani, e la sovra-esposizione è una realtà di ogni media, primo fra tutti il web. E' cresciuta però la consapevolezza delle donne, e il ruolo di protagoniste che ricoprono nell'uso del corpo come strumento di auto-affermazione e realizzazione personale. Tuttavia, la dinamica di emulazione di un modello mediatico dominante che propone standard estetici irrealistici non è ancora stata superata, e il dovere della bellezza, soprattutto per le più giovani, può diventare un macigno.
8 donne italiane su 10 pensano di poter decidere quello che vogliono del proprio corpo, mostrarlo oppure no, cambiarlo oppure no, ma il dovere della bellezza è talvolta così pesante da indurre 3 donne su 10 a non uscire di casa a volte quando si sentono tanto insicure del proprio aspetto fisico, e tra le giovani della generazione Z sono ben il 48% le ragazze che a volte non uscirebbero di casa perché non si sentono abbastanza belle.
Il 43% delle donne dichiara di avere subito giudizi sul proprio aspetto fisico negli ultimi 2-3 anni, e la quota sale al 69% tra le più giovani.
Colpisce come la famiglia sia il contesto in cui alle donne capita più di frequente di subire giudizi sul proprio aspetto, seguita dalla strada e dal luogo di lavoro.
Ma quali giudizi raccontano le donne? In 5 casi su 10 si tratta di apprezzamenti negativi sul peso, soprattutto perché definito eccessivo, e in misura inferiore perché definito scarso, ma anche commenti sull'età, la statura, i capelli...
Sono tante e di grande interesse le informazioni contenute nella ricerca, anche sul ruolo che la chirurgia estetica e l'operazione al seno rivestono per gli italiani; è possibile raccogliere il racconto sui diversi media che hanno pubblicato i dati del sondaggio, ad esempio Ansa, o anche chiedere i risultati a info@yoodata.it.