Genova è una città piena di risorse “compresse” e nascoste, che attendono solo un processo di “catalizzazione” che le faccia uscire allo scoperto, e convergere verso un progetto condiviso di rilancio della città. La figura della “Bella addormentata nel porto” riassume l’immagine della città, identificata con il suo porto e in attesa di svegliarsi e rinascere.
Sono ricchi e pieni di spunti i risultati della ricerca svolta da Yoodata per Fondazione Garrone: un focus con un panel di testimoni privilegiati e un’indagine campionaria tra i cittadini, avente l’obiettivo di individuare gli assi di sviluppo per la Genova del futuro.
Genova oggi è anche, e soprattutto, una città che vuole rinascere: il desiderio di rilancio e di riscatto, che abbiamo registrato nelle nostre interviste, è apparso davvero profondo e diffuso. Genova è, indubbiamente, una città di struggente bellezza, e il porto ne è, da secoli, la componente identitaria prevalente; e su questa sua grande bellezza, e sul suo grande porto, Genova si è per molti versi adagiata, auto-rispecchiata, e alla fine anche appunto addormentata.
Sullo sfondo di questa interpretazione dell’immaginario collettivo genovese, sono stati individuati, dagli intervistati, i problemi (e le relative opportunità) che Genova deve essere pronta ad affrontare/cogliere, già nel prossimo futuro, se intende avviarsi verso un significativo percorso di rilancio e crescita.
Sono stati enucleati con chiarezza sette grandi problemi che vanno affrontati e risolti per la rinascita della città: isolamento geografico, limitatezza spaziale, frammentazione in quartieri isolati, carenza e obsolescenza infrastrutturali, depauperamento demografico e invecchiamento della popolazione, deindustrializzazione e lentezza decisionale.
Ma sono stati evidenziati con altrettanta chiarezza gli asset e punti di forza da valorizzare: una buona e solida base industriale, le condizioni geo-ambientali favorevoli, un grande patrimonio artistico e paesaggistico, l’essere una città a misura d’uomo con alta qualità della vita, l’elevata concentrazione di saperi, con la copresenza in città dell’università e dell’Istituto Italiano di Tecnologia
Sulla scorta del bilancio fra problematiche e punti di forza, si sono individuati ,attraverso le interviste al nostro panel di opinion leader, e con la verifica tra i genovesi attraverso indagine campionaria, dieci grandi cantieri per lo sviluppo futuro della città.
Emergonocon maggiore consenso le aree che risolvono urgenze della cittadinanza e quelle che sono più vicine alla vocazione tradizionale della città: da una parte le iniziative che mirano a risolvere i problemi infrastrutturali e di viabilità nonché un grande piano urbanistico che preveda il recupero del centro storico, la valorizzazione dell’area della Fiera, e l’integrazione dell’area metropolitana con l’entroterra;dall’altra l’idea di potenziare il turismo, e sviluppare con convinzione l’economia del mare. A seguire nella graduatoria degli assi di priorità su cui lavorare: la tutela del territorio; il progetto volto ad attrarre i giovani talenti e la messa in rete di saperi e competenze; l’asse economico con Milano, con cui buona parte dei genovesi sente sinergie economiche e culturali; il posizionamento come capitale europea della salute per l’infanzia; il potenziamento della rete di ascolto e di servizi sociali sul territorio; infine diventare un punto focale della “Silver Economy” è una opportunità di sviluppo nel medio periodo.